The poet and the muse – Old Gods of Asgard: testo e traduzione in italiano

a cura di Giacomo Vagnoni

Testo originale

Traduzione italiana

There’s an old tale wrought with mystery,
of Tom the Poet and his muse
And a magic lake which gave a life
to the words the poet used
Now, the muse she was his happiness,
and he rhymed about her grace
And told her stories of treasures
deep beneath the blackened waves
Till in the stillness of one dawn,
still in its misty crown
The muse she went down to the lake,
and in the waves she drowned

And now to see your love set free
You will need the witch’s cabin key
Find the lady of the light, gone mad with the night
That’s how you reshape destiny

The poet came down to the lake
to call out to his dear
When there was no answer
he was overcome with fear
He searched in vain for his treasure lost
and too soon the night would fall
And only his own echo
would wail back at his call
And when he swore to bring back his love
by stories he’d create
Nightmares shifted endlessly
in the darkness of the lake

And now to see your love set free
You will need the witch’s cabin key
Find the lady of the light,
still raving in the night
That’s how you reshape destiny

In the dead of night she came to him
with darkness in her eyes
Wearing a mourning gown,
sweet words as her disguise
He took her in without a word
for he saw his grave mistake
And vowed them both to silence
deep beneath the lake
Now, if it’s real or just a dream
one mystery remains
For it is said, on moonless nights
they may still haunt this place…

And now to see your love set free
You will need the witch’s cabin key
Find the lady of the light, gone mad with the night
That’s how you reshape destiny

And now to see your love set free
You will need the witch’s cabin key
Find the lady of the light,
still raving in the night
That’s how you reshape destiny

C’è una vecchia leggenda intrisa di mistero,
di Tom il Poeta e la sua musa
E un lago magico che dava vita
alle parole che il poeta usava
Ora, la musa era la sua felicità,
e componeva rime sulla sua grazia
E le raccontava storie di tesori
nelle profondità delle onde tinte di nero
Finché nella quiete di un’alba,
ancora avvolta in una corona di nebbia
La musa scese verso il lago,
e fra le onde annegò

E ora, per poter liberare la tua amata
Ti servirà la chiave del capanno della strega
Trova la dama della luce, impazzita nella notte
È così che riscriverai il destino

Il poeta andò verso il lago
per chiamare la sua amata
Ma non ottenendo risposta,
fu sopraffatto dalla paura
Cercò invano il suo tesoro perduto
e ben presto la notte calò
E solo il lamento della sua propria eco
rispose al richiamo
E quando giurò di riportare indietro la sua amata
con le storie che aveva creato
Incubi senza fine si introdussero
nell’oscurità del lago

E ora, per poter liberare la tua amata
Ti servirà la chiave del capanno della strega
Trova la dama della luce,
ancora delirante nella notte
È così che riscriverai il destino

Nel cuore della notte, lei si recò da lui
con l’oscurità negli occhi
Indossava un abito da lutto
e parole dolci erano il suo travestimento
Lui la accolse senza dire una parola,
poiché capì il suo grave errore
E votò entrambi al silenzio
nelle profondità del lago
Ora, se è reale o solo un sogno,
un mistero rimane
Poiché si dice che, nelle notti senza luna,
appaiano ancora in questo luogo…

E ora, per poter liberare la tua amata
Ti servirà la chiave del capanno della strega
Trova la dama della luce, impazzita nella notte
È così che riscriverai il destino

E ora, per poter liberare la tua amata
Ti servirà la chiave del capanno della strega
Trova la dama della luce,
ancora delirante nella notte
È così che riscriverai il destino