The lost children – Michael Jackson: testo e traduzione in italiano

a cura di Maria Concetta Bonello

Testo originale

We pray for our fathers,
pray for our mothers
Wishing our families well
We sing songs for the wishing,
of those who are kissing
But not for the missing

So this one’s for all the lost children
This one’s for all the lost children
This one’s for all the lost children,
wishing them well
And wishing them home

When you sit there addressing,
counting your blessings
Biding your time
When you lay me down sleeping
and my heart is weeping
Because I’m keeping a place

For all the lost children
This is for all the lost children
This one’s for all the lost children,
wishing them well
And wishing them home

Home with their fathers
Snug close and warm, loving their mothers
I see the door simply wide open
But no one can find thee

So pray for all the lost children
Let’s pray for all the lost children
Just think of all the lost children,
wishing them well
This is for all the lost children
This one’s for all the lost children
Just think of all the lost children
Wishing them well,
and wishing them home

(Spoken) 85, 90, 95, 100
Here I come, ready or not
Last one into the forest
is a rotten apple
It’s so quiet in the forest
Look at all the trees
And all the lovely flowers
It’s getting dark
I think we better go home now

Traduzione

Preghiamo per i nostri padri,
preghiamo per le nostre madri
Augurando ogni bene alle nostre famiglie
Cantiamo canzoni per i desideri
di quelli che si baciano
Ma non per gli assenti

Quindi questa è per tutti i bambini perduti
Questa è per tutti i bambini perduti
Questa è per tutti i bambini perduti,
augurando loro ogni bene
E augurando loro di tornare a casa

Quando ti siedi lì a parlare,
contando le tue benedizioni
Aspettando il momento giusto
Quando mi fai addormentare
e il mio cuore piange
Perché tengo un posto

Per tutti i bambini perduti
Questa è per tutti i bambini perduti
Questa è per tutti i bambini perduti,
augurando loro ogni bene
E augurando loro di tornare a casa

A casa con i loro padri
Accoccolati e caldi, amando le loro madri
Vedo la porta completamente spalancata
Ma nessuno può trovarti

Quindi preghiamo per tutti i bambini perduti
Preghiamo per tutti i bambini perduti
Pensiamo a tutti i bambini perduti,
augurando loro ogni bene
Questa è per tutti i bambini perduti
Questa è per tutti i bambini perduti
Pensiamo a tutti i bambini perduti
Augurando loro ogni bene
e augurando loro di tornare a casa

(Parlato) 85, 90, 95, 100
Sto arrivando, pronto o no
L’ultima ad entrare nella foresta
è una mela marcia
È così tranquillo nella foresta
Guarda tutti gli alberi
E tutti i bei fiori
Si sta facendo buio
Penso che sia meglio andare a casa ora

Info e curiosità sull’album “Invincible” e il singolo “The Lost children”

La canzone è tratta dal decimo e ultimo album in studio di Michael, “Invincible” (2001). Da questo momento in poi, Michael ha avuto seri problemi con la Sony Music. Dopo aver informato che non avrebbe rinnovato il contratto discografico, Tommy Mottola, produttore, boicottò tutti i singoli in uscita nel 2002, i video e le varie promozioni inerenti a quest’ultimo album. A causa di questo, Jackson criticò duramente la Sony denunciando la non tutela degli artisti afroamericani.

Successo dell’album

Nonostante il boicottaggio, ha venduto oltre 11 milioni di copie nel mondo. Il disco rimane ad oggi il più costoso nella storia della musica con una spesa di produzione superiore a 45 milioni di dollari.

Il brano

Con “The Lost Children” Michael è alla ricerca del bambino interiore. La canzone rappresenta la dedizione che ha nei confronti dei più piccoli e di quanto sia importante la fase dell’infanzia, cosa che non ha potuto vivere appieno. Durante un’intervista dichiarò:
“Quando gli anziani tornano all’infanzia, li ho visti, diventano molto giocosi e infantili. […] Mi relaziono molto bene con gli anziani perché hanno queste qualità di bambini. Ogni volta che vado in ospedale trovo sempre il modo di intrufolarmi in un’altra stanza per parlare con gli anziani. L’ho fatto proprio due giorni fa perché ero in ospedale e sono stati così dolci e ti accolgono come fanno i bambini. Ti dicono: “Entra” e parliamo. Sono semplici e dolci. […]”