a cura di Giacomo Vagnoni
Testo originale
(Deep in the ocean of darkness
In the mirror of light
Balance becomes a stranger
And in your fantasies
He rides a storm on your peace
Beyond the shadow you settled for
There is a miracle illuminated)
Deep in the ocean of darkness
In the mirror of light
Balance becomes a stranger
And in your fantasies
He rides a storm on your peace
Wake up and smell the danger
Ever the light casts a shadow
Ever the night springs from the light
In the end, it’s never just the light you need
When balance slays the demon, you’ll find peace
In the end, it’s never just the dark you seek
When balance slays the demon, you’ll find peace
Find your peace
(Beyond the lake he called home
Lies a deeper, darker ocean, green)
Like an evil twin, feel it scratching within
Like an insane sudden raging
And his beautiful face in his leather and lace
So can’t you see the play he’s staging?
Ever the light casts a shadow
Ever the night springs from the light
In the end, it’s never just the light you need
When balance slays the demon, you’ll find peace
In the end, it’s never just the dark you seek
When balance slays the demon, you’ll find peace
Find your peace
In the end, it’s never just the light you need
When balance slays the demon, you’ll find peace
In the end, it’s never just the dark you seek
When balance slays the demon, you’ll find peace
Find your peace
(Screaming, mute darkness, descend on this frail frame!
I drown in fathomless black space, light never scratched the depths of this domain.
I see not, yet nothing could be worse than the shades my mind calls herein,
Alone, at my own wake, the unraveling of reason’s skein.)
Traduzione italiana
(Nel profondo dell’oceano di oscurità
Nello specchio di luce
L’equilibrio diventa un estraneo
E nelle tue fantasie
Cavalca una tempesta sulla tua pace) [1]
(Al di là dell’ombra su cui hai ripiegato
C’è un miracolo illuminato)
Nel profondo dell’oceano di oscurità
Nello specchio di luce
L’equilibrio diventa un estraneo
E nelle tue fantasie
Cavalca una tempesta sulla tua pace
Svegliati e senti l’odore del pericolo[2]
Sempre la luce proietta un’ombra
Sempre la notte scaturisce dalla luce[3]
Alla fine, non è mai solo la luce di cui hai bisogno
Quando l’equilibrio abbatte il demone, troverai la pace
Alla fine, non è mai solo il buio di cui vai in cerca
Quando l’equilibrio abbatte il demone, troverai la pace
Troverai la tua pace[4]
(Al di là del lago che chiamava casa
Si trova un oceano più profondo, più oscuro, verde)[5]
Come un gemello malvagio, lo senti graffiare da dentro[6]
Come una folle, improvvisa rabbia
E il suo bel volto, in pelle e pizzo[7]
Allora, non riesci a vedere la sua messinscena?[8]
Sempre la luce proietta un’ombra
Sempre la notte scaturisce dalla luce
Alla fine, non è mai solo la luce di cui hai bisogno
Quando l’equilibrio abbatte il demone, troverai la pace
Alla fine, non è mai solo il buio di cui vai in cerca
Quando l’equilibrio abbatte il demone, troverai la pace
Troverai la tua pace
(Urlante, muta oscurità, scendi su questa fragile corporatura!
Annego in uno spazio nero senza fondo, la luce non ha mai scalfito le profondità di questo dominio.
Non vedo, eppure nulla potrebbe essere peggiore delle ombre che la mia mente richiama in questo luogo,
Solo, al mio risveglio, lo srotolarsi della matassa della ragione.)[9]
Note del traduttore
Il brano è tratto da una fase di gioco del titolo Alan Wakeʼs American Nightmare, un thriller psicologico con elementi horror in cui l’omonimo protagonista è alle prese con i lati oscuri della propria personalità e, quando ne viene sopraffatto, dalla sua mente si manifestano nella realtà sotto forma di fenomeni soprannaturali, influenzando eventi e persone che lo circondano.
[1] A parlare è la personificazione dell’Io “oscuro” di Alan Wake, che assume forma umana nel corso del gioco. Questa creatura prolifera a causa dell’incapacità di Alan mantenere l’equilibrio nella sua mente, rendendolo un estraneo e scatenando una tempesta sia interiore che esteriore.
[2] La parte di Alan che è ancora vigile e resiste, e cerca di avvisarlo della minaccia incombente.
[3] Questi due versi indicano il legame indissolubile fra luce/ombra, notte/giorno, rimandando ancora al concetto di equilibrio.
[4] Metaforicamente, non si può essere solo avvolti dalla luce così come non si può solo brancolare nel buio. È l’equilibrio e dunque la convivenza fra i due elementi che fa cessare la discordia all’interno dell’Io, scacciando il demone.
[5] Nella rappresentazione del gioco, l’”oceano di oscurità” si trova sotto il lago presso cui Alan e sua moglie Alice stavano trascorrendo una vacanza.
[6] L’essere generato dall’oscurità è per l’appunto un clone di Alan e si identifica come Signor Graffio (Mr. Scratch in lingua originale).
[7] Il Signor Graffio è abbigliato esattamente come Alan: giacca di pelle e camicia elegante di pizzo.
[8] Vedi nota 3.
[9] Una sorta di flusso di coscienza, un monologo interiore pronunciato dall’Io distorto di Alan Wake, dilaniato dalla lotta psicologica.